Dopo il periodo di pandemia, sempre più spesso ci viene richiesto di svolgere assemblee in modalità “mista”, ovvero con persone in presenza e persone collegate via pc. Tale modalità, abbiamo riscontrato sovente essere ragione di distorsioni audio ed interferenze in genere. Difficoltà a seguito delle quali nascono incomprensioni e fraintesi che abbiamo più volte visto verificarsi in occasione di svariate assemblee precedenti, alla presenza sia proprietari collegati via pc, che di persone presenti in studio. Per tale ragione pur essendo sensibilmente orientati verso l’individuazione di una modalità unica così da garantire partecipazione ed interazione paritetica di tutti i condòmini, abbiamo attrezzato lo studio con quanto necessario per consentire la partecipazione alle assemblee con ogni mezzo disponibile e consentito dal nostro ordinamento attuale.
Quanti rappresentanti possono avere i comproprietari di una unità immobiliare?
I comproprietari hanno diritto ad un solo rappresentante, da essi stessi designato a maggioranza; maggiornza si precisa dell’art. 67 disp. att. c.c. calcolata secondo il valore delle quote. All’atto pratico quindi, se pur presenti in assemblea più comproprietari pe una stessa UU.II. uno solo di essi avrà facoltà di voto e quindi di esprimere la volontà ricondotta al valore millesimale della rispettiva proprietà.
E’ indispensabile nominare un presidente dell’assemblea?
No, poiché ciò non è previsto da alcuna norma a pena di nullità. Pertanto le eventuali delibere adottate senza che sia stato nominato il presidente dell’assemblea, o in presenza di una nomina irregolare, non possono essere impugnate per questi motivi. Lo stesso dicasi per il segretario (Cass. n. 4615 del 16.07.80). I ruoli di presidente e segretario dell’assemblea possono inoltre essere ricoperti da estranei al condominio (Tribunale di Cosenza n. 1157 del 02.07.20).
E’ valido il verbale redatto a seduta chiusa?
Sì, (Tribunale di Palermo del 15.05.64). Ai fini di una fedele e tempestiva verbalizzazione dei lavori assembleari è preferibile ed anche consigliabile che la stesura avvenga contestualmente allo svolgmento del dibattito. In aggiunta alla fine dell’assemblea, prima che il verbale venga mandato in stampa e sottoscritto viene, sempre, declamato al fine di dare a tutti i presenti buon conto di quanto deciso e quindi verbalizzato.
Si possono far mettere dichiarazioni a verbale?
Il singolo ha diritto a far verbalizzare delle osservazioni o dichiarazioni, purché attinenti alla costituzione dell’assemblea ed alle relative delibere (Corte d’Appello di Milano del 18.09.92). A maggior ragione l’assemblea può negare al singolo la possibilità di allegare al verbale della seduta una memoria scritta non attinente agli argomenti all’ordine del giorno della seduta (Tribunale di Roma n. 2281 del 03.02.20).